Bundesliga ripartita, in pericolo gli scalciapalle nostrani

Siamo ridotti a sbavare per gli highlights degli asettici match della ruvida Bundesliga.

Intanto, le vite dei campioni e degli scarponi del Campionato, sostantivo assoluto che sta per Serie A, come appunto Serie A sta per massima divisione dei campionati italiani di football, sono in pericolo.

Il distanziamento sociale con la sospensione delle competizioni sportive segna la riscossa dei mestieranti di tutte le altre categorie di tutti gli altri sport. Persone abituate a vite comuni, gente che incontri al bar o dal barbiere.

Quelli di serie A e dove li vedi mai? Hanno il barbiere dall’altro lato del paese o del continente o del pianeta. Arriva con l’elicottero che atterra sulla piscina che vide gli amplessi di Maurito e Wandita. Forbici d’oro.

Gli scalciapalle sono in crisi. Vite tra megacampi di allenamento, megapalestre, megatatuaggi, megaristoranti, megaballi, megaautovetture, megafiche. Anche Medel, il bruttismo Medel, vive con una megafica. Non parla una parola di alcun idioma, ulula, per sua stessa ammissione spacciatore mancato, mancato anche come giocatore, a sua insaputa e pure di Ausilio, ma ha una megafica in casa. Pazzesco.

Tutti i megascalciapalle, senza tutti i mega e stanno in casa a blaterare megabestemmie contro il coso, come si chiama, la zecca dei pipistrelli cinesi che ha fatto il salto di continente ed è venuto a fermare le palle dei campionati. Alla trecentesima partita di playstation e alla duemillesima scopata con la megafica, sono all’impasse. I ristoranti chiusi, i paparazzi assenti, i profili instagram che non possono “influenciare” nulla perché nessuno di noi, idioti megaidolatri dei megascacalciapalle e delle loro megafiche, può comprare nulla. I barbieri non volano più.

Gli scalciapalle sono esasperati. Alcune indiscrezioni parlano di diffusi episodi di follia: Cristiano Ronaldo è stato visto fare cucù dietro al divano, poi dietro al letto, poi nella cabina della doccia, infine sfondare la porta di casa sferrando una “cagliosa” (tiro fortissimo) a una palla di cristallo ornamentale piazzata sul tappeto. Ciro Immobile è inseguito da una scia di forze dell’ordine nel cortile di casa; partito in contropiede prima della prima conferenza stampa di Conte, non si è ancora fermato. Antonio Conte è barricato in casa, nel tentativo di scansare i condomini esausti delle urla con le quali ha pensato di tenere a distanza il virus e aizzati i suoi anticorpi. A Frattamaggiore sono intervenuti i pompieri per lavori di consolidamento allo stabile che ospita la discreta dimora con cesso d’oro di Lorenzino Insigne. L’esterno azzurro ha lesionato un pilastro nel tentativo di mettere la palla all’angolo opposto del balcone aperto, senza mai riuscirci in due mesi e 200mila tentativi. Il Governatore De Luca ha mobilitato la protezione civile che si è rifiutata di intervenire perché la squadra incaricata era composta da tifosi del Napoli. Pare arriveranno pompieri atalantini col lanciafiamme per bruciare il pallone.
Scene analoghe in tutta italia. Salve Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Sicilia, Umbria, Marche, Trentino e Valle d’Aosta che non hanno squadre in serie A.

Il vero motivo per cui si discute della sola ripresa della Serie A e in tutta Europa ripartono solo le prime divisioni è questo: la follia delle capre scalciapalle, incapaci di adattarsi a una vita senza mega. Alcuni, come per esempio Rabiot, per surrogare i mega mancanti hanno fatto megastronzate.

Fate ripartire il campionato per salvare queste vite disperate.

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