Rosso fuori moda in serie A

Milan e Roma perdono male dopo il turno di Europa League. È lampante che l’impegno europeo del giovedì, soprattutto a questo punto della competizione, con l’eliminazione diretta e match con squadre più blasonate, pesi.

La sconfitta del Milan è più grave anche se arrivata per mano di una big (Napoli). Negli ultimi sei turni di Serie A la squadra di Ibra&Pioli ha perso tre match. Uno l’ha pareggiato e solo due vinti. Fanno 7 punti e una media di poco più di un punto a partita. Per il posizionamento in zona Champions non è detto che basti.
L’assenza di Ibra è importante ma anche gli altri non segnano più. Il team sembra aver perso la sicurezza spensierata ostentata sino a gennaio. Resta una foga agonistica un po’ disordinata e un centrocampo roccioso e dinamico.

A giudicare da quanto accaduto a Cagliari e Milano i cartellini rossi sono fuori moda. Ronaldo rischia di sfigurare Cragno, portiere dei sardi, con un intervento scomposto quanto atleticamente supremo. A Milano Hernandez arriva a velocità siderale, puntando e centrando da dietro la gamba di Osimhen. Anche in questo caso giallo. Troppo timore reverenziale delle casacche gialle.

Un’Inter opaca vince la nona di fila e mette in granaio altri tre punti, incrementando il vantaggio sulla seconda. La squadra di Conte ha acquisito una consapevolezza di se che non si vedeva da undici anni. Può perdere lo scudetto solo se lo decide e forse nemmeno è detto che ci riesca.

Apertissima la lotta per la Champions. Lazio, Napoli e Roma puntano Atalanta, Juventus e Milan. I risultati sono altalenanti, qualsiasi pronostico sarebbe azzardato. Lazio e Immobile troppo brutti per continuare ad essere veri.

La zona salvezza è un garbuglio.
Il Torino non esce dai bassifondi, il Cagliari è nella palude. Il Parma ha iniziato a giocare forse troppo tardi.
La Fiorentina si tira fuori dalla lotta vincendo e convincendo a Benevento.
La squadra di Inzaghi invece non vince da tempo immemore. Ha perso compattezza e tempra agonistica. Se dovesse salvarsi sarà per i demeriti altrui. Il Presidente dei giallorossi sanniti, intanto, ha mandato tutti in ritiro senza parlare.

La notizia della settimana è l’eliminazione della Juventus dalla Champions agli ottavi per la terza stagione consecutiva. Quest’anno è stato un modestissimo Porto, per altro rimasto a lungo in dieci, a respingere i bianconeri. Ronaldo ha giocato una delle peggiori partite della carriera. Si vuol far credere che la tripletta di Cagliari (che tale non sarebbe stata se i cartellini rossi non fossero oramai archiviati) sia stata un riscatto. Qualsiasi osservatore di ordinario ingegno riderebbe di questa ricostruzione propagandistica.
Va osservato che l’operazione Ronaldo è stata un fallimento, avendo determinato problemi finanziari, compromesso la possibilità di campagne acquisti congrue al blasone e alle aspirazioni della società. Al contempo è stato ciccato, senza nemmeno sfiorarlo, l’obiettivo ossessivamente ambito da Andrea Agnelli.
Pare che sia tabù trarre queste conclusioni. Restiamo in attesa di richiami e strepiti.