Il vino che evoca Glenn Gould al centro sociale

Per alcuni il vino è storia, geografia, arte o artigianato, per altri è dipendenza o persino veleno.

Il premio nobel per la fisica del 1965, Richard Feynman, amava affermare che «l’intero universo è in un bicchiere di vino. E le nostre piccole menti, per qualche modesta convenienza dividono questo bicchiere di vino, questo universo, in diverse parti, in fisica, biologia, geologia, astronomia». Ecco per me il vino è tutto ciò, ma anche qualcosa in più! Il vino è pretesto: per raccontare storie, per incontrare gente, per bighellonare in città alla ricerca di nuovi spacciatori di gusti e di emozioni.

Ne ho trovato uno di recente, un tipo allegro, persino gioviale direi. Yves il fiammingo, che ha aperto qualche mese fa in uno dei miei quartieri preferiti: Rue Dansaert a Bruxelles, dove il lusso dei negozi di moda e dei ristorantini chic si mescola con le barberie scalcinate, i kebappari e le donne velate di Molenbeek in una stridente sinfonia urbana.

Sono entrato in negozio vestito da barbone ripulito, una mia specialità: metto sempre vestiti firmati o di marca, ma stravecchi, sformati o abbinati male, di modo che paia me li abbiano regalati alla Caritas.

Poi è da un po’ che vado in giro con un bastone. Ho preso quest’abitudine dopo un infortunio e devo dire che mi trovo bene, si cammina più spediti e sicuri ed aggiunge un tono di triste sciatteria al mio look. In realtà è un bastoncino tecnico in carbonio per fare camminata nordica nei boschi, ma siccome ne porto solo uno – invece dei due regolamentari – pare un oggetto recuperato da una discarica da un invalido povero. Infine, metto su una bella faccia scazzata tipo Leopardi meets Gozzano a un rave dove si balla solo su musiche di Satie e si beve Tavernello. Mi piace far così per vedere l’effetto che fa, qualora il buon esercente non mi guarda con aria schifata e si degna di dedicarmi cinque minuti l’esame è superato, avrà i miei soldi.

E stavolta l’esame pare superato con lode, Yves, l’enotecaro, è quasi commovente nella sua passione, accoglie clienti uno per uno, parla a lungo, spiega, racconta cerca davvero di trasmettere il suo entusiasmo, quasi puerile. Che bello! Conosce le bottiglie che vende una per una, non sono molte, ma più che sufficienti per sorprendere anche il bevitore incallito. Molta Austria sugli scaffali, un po’ di Germania, il solito strapotere francese e poi qualche chicca iberica: tutti vini da uve biologiche, molti naturali.

Sulla vetrina campeggia una scritta a pennarello un po’ paracula «Spero di arrivare all’appuntamento con la morte in ritardo, innamorato e un po’ ubriaco», che funge da insegna. All’interno regna una semplicità enofrancescana: due scaffali sulle pareti che presentano le bottiglie comodamente anche per i diversamente alti come me, nessuna musica che molesti la conversazione, qualche lampada art-deco disseminata ad arte, qualche vecchio mobile e in fondo una scrivania e dove il proprietario scrive o legge, tra un cliente l’altro, con una bottiglia aperta sul tavolo da condividere con amici e avventori.
Un posto che vende solo vino e qualche accessorio in pieno centro, in una città come Bruxelles ha in realtà poche speranze di sopravvivenza, eppure la passione di Yves lo sta tenendo testardamente a galla da quasi un anno, against _all the odds, come dicono gli scommettitori inglesi. Vuoi vedere che la gentilezza sta tornando di moda?

Una oasi di pace e cordialità in centro città, da tornarci solo per sfizio di far due chiacchiere.

Io ho preso, in particolare, una bottiglia di A+P – Daniel Ramos Finca Zerberos A+P 2014. Vino naturale castigliano, sorprendente, di rara eleganza e precisione, un po’ come Glenn Gould che suona in un centro sociale: tutta grenache, rosso rubino molto tenue, appena velato, sapido con una nota leggerissima di ossidazione, acidità assassina e un finale infinito. 14.5 e mezzo di alcol in punta di fioretto.

Il vino, forse, è anche fatto di sprazzi di gentilezza e inattesa poesia. Prosit Yves,e buona fortuna.

Enoteca: yves winegallery – Rue Antoine Dansaert 102, 1000 Bruxelles, Belgique

Vino: Daniel Ramos Finca Zerberos A+P 2014